In data 20 giugno 2024, a seguito delle richieste urgenti avanzate a Tim, le Segreterie Nazionali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL hanno incontrato le relazioni industriali di TIM SPA.
Oggetto: Informativa su Trasferimenti a seguito chiusura sedi SerCo.
L’incontro odierno nel quale è stata data un’informativa, sta dentro all’articolo 25 comma 4 del Ccnl Tlc per quanto riguarda i trasferimenti collettivi.
A seguito della cessione di ramo della NetCo che ha visto il 19 giugno l’epilogo definitivo della vicenda, Tim tra le tante, ha iniziato un piano di razionalizzazione delle sedi per limitare l’impatto economico dovuto al dovere pagare l’affitto alla società della rete.
Questo piano di chiusura riguarda 48 sedi sparse su tutto il territorio nazionale, il numero è il risultato di una compartimentazione dei costi, andando a chiudere tutte le sedi SerCo con numero di lavoratori inferiori o uguali a 5, le lavoratrici ed i lavoratori impattati dalla manovra sono 101.
Il passo successivo aziendale è stato quello di individuare la distanza kilometrica tra il domicilio del lavoratore e la sede amministrativa SerCo più vicina, prevedendo che per quelli la cui distanza è uguale o superiore a 50 km il ricorso al modello del lavoro agile full-remote, mentre per chi invece si trova nella condizione di distanza inferiore ai 50 km rimane il modello di lavoro agile standard attuale.
Quindi un criterio basato sulla distanza, indipendentemente dalla mansione svolta.
La risultante attuale di questa manovra vede 76 lavoratori in lavoro agile full-remote e 25 in modalità standard.
La scelta è stata esclusivamente basata sulla distanza kilometrica tra il domicilio e la sede amministrativa SerCo più vicina.
Le sedi amministrative individuate per quanto riguarda i 76 lavoratori, saranno sedi nelle quali non saranno mai chiamati ad essere presenti per riunioni o altro, in quanto sedi non attinenti alla mansione svolta, ma come già specificato, sono solo sedi SerCo più vicine al loro domicilio.
Inoltre, è stato chiesto all’azienda di verificare che, nei casi già definiti, si siano effettivamente rispettati i criteri sopra descritti, e nel caso di intervenire a fronte di incongruenze.
Per quanto riguarda il regime della trasferta, nei confronti dei venditori confermato il pagamento del pedaggio considerando la partenza dal loro domicilio, stessa cosa per quanto riguarda il pasto, sul quale manteniamo un punto interrogativo legato al caso nel quale il venditore andasse presso un cliente coincidente con la sua sede amministrativa, su questo punto Tim si è riservata di fornirci una risposta in tempi rapidi, dopo che li abbiamo sollecitati ad applicare una regola di buon senso legata alla particolarità del caso, creato a seguito di una riorganizzazione voluta dalla stessa Tim.
Per quanto riguarda il lavoro agile, la lettera individuale in riferimento alla modalità operativa, farà riferimento alla data di settembre come scadenza in quanto quello è il mese nel quale il lavoro agile scade per tutti i lavoratori aderenti in Tim, l’azienda ha confermato di voler proseguire con il modello full remote, nei confronti dei 75 lavoratori impattati dalla manovra, anche nel rinnovo dell’accordo sul lavoro agile come da impegni presi nel contratto di solidarietà di marzo 2024.
Siamo di fronte ad uno dei primi effetti legati alla cessione di ramo, effetti di varia natura che si avranno in entrambe le due nuove realtà e ci corre l’obbligo anche in questo breve comunicato sottolineare la negatività di un processo del quale ancora non abbiamo visto che le prime avvisaglie.
Roma 20/06/2024
Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTel CISL UILCOM UIL