Il 29 maggio u.s. le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL accompagnate da alcuni RLS dei diversi cespiti aziendali hanno incontrato la Rai per discutere sui temi della sicurezza e per affrontare in maniera specifica la problematica riguardante la presenza dell’amianto nelle diverse Sedi della Rai con una particolare attenzione alla Sede di Viale Mazzini che, in considerazione dei fatti di cronaca recentemente accaduti, ha assunto una rilevanza di carattere nazionale.
Durante l’incontro l’Azienda ha inteso ribadire alle OO.SS. che:
l’amianto presente in diverse modalità in tutte le Sedi Rai, è sempre stato gestito dall’Azienda seguendo tutto quanto previsto dalle leggi e dalle normative via via vigenti anche in coordinamento con la ASL di competenza e ne ha illustrato il sistema di gestione locale e nazionale.
tutte le azioni messe in atto secondo le leggi e le normative vigenti hanno permesso di contenere il problema, impedendo ricadute sulla salute per tutto il personale e ha citato un’indagine epidemiologica conclusasi nel 2012 sui dipendenti che lavoravano presso Viale Mazzini.
in considerazione delle azioni messe in atto, di cui sopra, la RAI non ritiene di dover mettere in atto ulteriori azioni per gestire la presenza dell’amianto.
il palazzo di Viale Mazzini sarà lasciato entro il 2025, per poi ritornarci, non perché ci sia un rischio di esposizione all’amianto ma perché a causa della presenza dell’amianto la manutenzione, data l’età dello stabile, è diventata sempre più costosa ed è, in prospettiva, più conveniente bonificare tutto e rendere al contempo il palazzo più efficiente anche dal punto di vista energetico.
Le OO.SS. hanno, dal proprio canto, segnalato alcune discrepanze tra quanto comunicato dall’Azienda e quanto è avvenuto in alcuni cespiti aziendali; ad esempio a Napoli, in passato, è stato solo in parte messo in atto quanto disposto dal DM 06/09/1994, che disciplina la materia, infatti sono stati predisposti tutti i monitoraggi ambientali previsti ma non è stata fornita un’adeguata trasmissione cognitiva della mappatura dei luoghi di lavoro in cui è presente l’amianto e non è stata prevista, per i lavoratori del settore della centrale termo-elettrica, l’opportuna sorveglianza sanitaria così come indicato nel verbale di incontro del 16/05/2017.
In considerazione di quanto sopra esposto le scriventi OO.SS. continueranno a monitorare con attenzione tutto quello che riguarda la presenza dell’amianto in Rai con particolare attenzione a quanto dovesse arrivare dall’Azienda, dagli Enti di controllo, dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Di tutti gli sviluppi saranno prontamente informati i Lavoratori e le Lavoratrici della RAI, nonché tutti quelli che a vario titolo e con diversi gradi di permanenza e frequenza entrano ed entreranno nelle Sedi RAI.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL