Cos’è il Laboratorio Giovani CISL Lombardia?

Il Laboratorio Giovani nasce nel 2019 dalla scelta della Segreteria della CISL Lombardia di investire sul coinvolgimento dei giovani nell’organizzazione per costruire proposte e progetti innovativi in grado di sviluppare un coinvolgimento delle nuove generazioni interno all’organizzazione e all’esterno.  Nell’ambito della ridefinizione dei ruoli dell’Associazione BiblioLavoro la Cisl lombarda decide di affidare all’associazione il coordinamento e il supporto del Laboratorio Giovani.

In particolare il Laboratorio vuole promuovere e facilitare la costruzione, da parte di giovani sindacalisti, di proposte culturaliprogettuali e organizzative tese a favorire la presa di parola, il protagonismo dei giovani iscritti alla CISL. Vuole inoltre costruire approcci, attenzioni e proposte innovative che possano promuovere il contattol’ascolto, la partecipazione e il coinvolgimento dei giovani lavoratori.

Le attività del Laboratorio Giovani 2.0

In continuità con l’esperienza del Laboratorio Giovani strutturato dal 2019 al 2023, USR Cisl Lombardia e BiblioLavoro intendono proseguire e far evolvere questa innovativa e positiva esperienza, coinvolgendo attivamente le Federazioni e i Servizi, promuovendo un nuovo percorso del Laboratorio sulle tematiche giovanili all’interno dell’Organizzazione.

Il progetto cresce e si sviluppa nel solco di due concetti fondanti: la rappresentanza, da un lato, e la partecipazione, dall’altro. Obiettivo del nuovo Laboratorio, all’interno di una finestra temporale individuata tra l’Assemblea organizzativa regionale 2023 e il prossimo Congresso USR, è quello di elaborare uno strumento di rilevazione con cui coinvolgere gli oltre sessantamila associati under 36 in Lombardia per una campagna straordinaria di ascolto, partecipazione ed elaborazione condivisa.

Il Laboratorio, a partire da alcune riflessioni sviluppate all’Assemblea organizzativa, sarà chiamato a impostare, redigere e sviluppare un questionario digitale che contempli le principali aree tematiche legate alla condizione giovanile e alla vita dei giovani nel mercato del lavoro, nonché al tema dell’associazionismo e dei nuovi bisogni emergenti nei confronti del sindacato. Uno strumento che raggiungerà, attraverso una campagna ad hoc, in partnership con le Federazioni, decine di migliaia di giovani associati e che, proprio perché rivolto ai giovani, non può che essere affidato a un gruppo di giovani sindacalisti cislini individuati dalle Federazioni, coinvolti e ingaggiati per rappresentare le diverse sensibilità che compongono la Cisl lombarda che, a partire da settembre, costituiranno il Laboratorio Giovani 2.0.

Le risposte che perverranno forniranno il materiale necessario per la seconda attività del Laboratorioa fronte di una attenta analisi statistica e di contenuto delle risposte raccolte, sarà chiamato a definire le interpretazioni di queste voci ascoltate, ma soprattutto ad elaborare una serie di proposte sindacali che cerchino di dare risposte concrete ai bisogni e alle istanze emerse dalle risposte al questionario.

Questo prezioso lavoro permetterà di condividere al prossimo Congresso regionale uno spaccato di partecipazione di un target specifico della popolazione iscritta, un segmento particolarmente delicato e degno di attenzione, depositario del futuro della Cisl, qual è quello giovanile, ma soprattutto fornirà una solida base di discussione per la progettazione e la messa in campo di azioni e politiche di risposta ai bisogni reali dei giovani nel mondo del lavoro di oggi e di domani.

In questi mesi il Laboratorio Giovani ha individuato i 12 temi sui quali il questionario si concentra:

  • Condizione abitativa e accesso al credito;
  • Welfare contrattuale e bilateralità;
  • Il significato del lavoro;
  • Le porte di accesso al mercato del lavoro;
  • Precarietà e transizioni occupazionali;
  • Formazione ed employability;
  • Il sindacato al di là dell’azienda.
  • La rappresentanza sindacale della Cisl;
  • L’ecosistema di tutela (Servizi, Enti e Associazioni);
  • Comunicazione: abitare le nuove piazze;
  • Lavoratori incerti, pensionati precari;
  • Genitorialità e famiglia;

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