
Assocontact, che ha abbandonato definitivamente il Ccnl delle telecomunicazioni a partire dal 1 agosto 2024, ha presentato a tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende associate il nuovo contratto nazionale di settore Crm/Bpo realizzato insieme a Studi Legali, Studi di Consulenti del Lavoro e rappresentanti aziendali e firmato lo scorso 4 dicembre con Anpit e la controparte sindacale Cisal, Cisal Terziario e Cisal Comunicazione.
La reazione di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil non si è fatta attendere, denunciando “dettagli veramente irrealistici” di un contratto “oltremodo immorale e con diversi profili di illegalità”. Tra cui, riferiscono: un amento di 7,74 euro per i prossimi 3 anni sull’equivalente del terzo livello delle Telecomunicazioni;la riduzione di oltre il 50% delle ore di permesso, passando dalle 104 previste dal Ccnl Tlc a sole 48 ore; l’abbattimento graduale dell’integrazione economica sui primi tre giorni di malattia, passando dall’attuale integrazione al 100% ad un sistema di graduale riduzione prima al 50% per poi arrivare all’azzeramento totale; lo smantellamento della clausola sociale, rivedendo i criteri selettivi del personale avente diritto e superando il principio di territorialità; la paga oraria per le lavoratrici ed i lavoratori co.co.co. a 6,50 euro; lo sdoganamento del controllo a distanza con dato individuale, per il monitoraggio real time delle performance, legandolo anche a pezzi di salario.
Per questo motivo si è svolto…