Forse come Fistel Cisl siamo stati fin troppo in silenzio e rispettosi dei comportamenti altrui ed è bene che oggi venga evidenziata la cronistoria della vertenza TIM.
Tutti sanno come ci siamo opposti alla separazione della Rete dai servizi, parlano i comunicati stampa, due anni di incontri con le forze politiche e Governo, poi siamo stati gli unici a capire che – persa la lotta anche per il disinteresse della politica – la separazione era l’unica soluzione per evitarne la fine di Alitalia, negoziando le garanzie occupazionali per i lavoratori e il Golden Power nelle mani del MEF.
A chi ci addita che abbiamo favorito il percorso di separazione bisogna rispondere che, grazie al nostro lavoro informale di quest’ultimo anno con il Governo, oggi abbiamo visto l’ingresso di Poste a rafforzare la credibilità di TIM, sia sul versante finanziario e sia su quello industriale, mentre altri non solo avevano sottoscritto al Ministero del Lavoro lo stesso accordo che qualche giorno prima avevano rifiutato di firmare in sede aziendale, ma hanno continuato a raccontare falsità su dimissione di AD, cambi di vertice che non si sono mai realizzati e, che hanno dimostrato la scarsa lucidità politica della loro campagna di disinformazione. Inoltre successivamente alla separazione non hanno perso occasione per elogiare i vertici di Fibercop, comportamento ambiguo e contraddittorio con quanto affermano oggi!
La campagna di disinformazione continua con i comunicati di questi giorni dove stanno fomentando paure su TCC che ad oggi non esistono e non esisteranno in futuro perchè per essere acquisita Tcc serve l’accordo sindacale, almeno che l’azienda non decide di vendere Tcc e, a quel punto, non serve nessuna procedura di legge. D’altra parte quando non si ha cognizione di ciò che succederà perché non si ha visione politica e industriale, ci si affida a informazioni che hanno logiche diverse dalla difesa dei lavoratori e si sostengono piani industriali come quello del fondo speculativo di Merlyn che avrebbe fatto a pezzi TIM, resta la sola strada della menzogna da percorrere.
Abbiamo la sensazione che per qualcuno la FISTel Cisl è diventata un ossessione, purtroppo per loro siamo un organizzazione con una identità forte, non oscilliamo a seconda delle convenienze e siamo determinati a raggiungere risultati nell’interesse dei lavoratori.
La stessa poca lungimiranza politica che ha visto alcune parti sindacali non partecipare volutamente agli incontri convocati dalla dirigenza TIM e che non si racconti la storiella della indisponibilità – causa precedenti impegni – perché per la FISTel Cisl gli interessi dei lavoratori vengono prima di ogni altro impegno di organizzazione. La FISTel Cisl vuole il rinnovo contrattuale più di ogni altra organizzazione, in molti settori solo la Cisl firma i contratti, e noi con la nostra determinazione chiederemo al nuovo Presidente di Asstel di accelerare la ripresa del tavolo negoziale, evitando di legare la vertenza TIM e il rinnovo contrattuale perchè per i tempi stretti faremmo del male a migliaia di lavoratori che dovrebbero rientrare in sede 4 gg su 5 a settimana e non veder rinnovato il PdR.
Sia chiaro che noi abbiamo stigmatizzato il comportamento aziendale ed avevamo invitato la stessa a non infierire sui lavoratori in caso di mancato accordo con le parti sindacali, perché trovavamo non corretto questo accanimento che avrebbe coinvolto anche i lavoratori fragili, ma certamente pur affermando che non avremmo sottoscritto accordi in assenza delle altre sigle confederali abbiamo ritenuto un passo falso la non partecipazione all’incontro.
In questo momento l’apparente guadagno nel non fare più la solidarietà è una falsa chimera sapendo che sarà molto pesante fisicamente ed economicamente l’avvio del nuovo lavoro agile e il mancato pagamento del PdR nel 2026.
Continuiamo ad invitare l’azienda nel ritirare la proposta unilaterale per non aggravare le condizioni economiche dei lavoratori ormai da quasi tre anni senza il rinnovo del contratto.
Noi siamo sempre disponibili a riprendere il tavolo con TIM se le altre OO.SS. lo vorranno e trovare una intesa che molti lavoratori ci chiedono a gran voce.
Roma 23/06/2025
La Segreteria Nazionale FISTel CISL