E’ chiaro che la scelta scellerata di Assocontact, di non voler più applicare dal 1 Agosto 2024 il CCNL delle Telecomunicazioni e di sostituirlo con un altro contratto non meglio identificato, abbia un unico obiettivo: comprimere il costo del lavoro, tagliare salari e diritti conquistati con fatica e lotte negli ultimi 20 anni, spingere su logiche di flessibilità estrema, rincorrendo i picchi di volumi di chiamate, governati da algoritmi che nulla hanno a che vedere con la conciliazione vita lavoro tanto desiderata.
Conosciamo molto bene le condizioni di lavoro nei call center! Troviamo la maggioranza dei lavoratori, con un contratto di lavoro con part time involontario; assistiamo all’aumento dei turni spezzati; rileviamo con frequenza dei sotto inquadramenti; ed infine l’impossibilità di usufruire nei periodi desiderati dai lavoratori e delle lavoratrici di Ferie e PERMESSI.
Questa disdetta, inviata anche da alcune aziende del nostro territorio, su input di Assocontact, giunge con un tempismo da manuale, proprio a ridosso dell’apertura delle trattative di rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto a Dicembre 2022, dove invece le OO.SS. SLC-Cgil FISTEL-Cisl UILCOM-Uil, nella loro piattaforma unitaria, hanno proposto un contratto innovativo, moderno, che guarda sia allo scenario futuro con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, ad un bilanciamento vita lavoro (c.d. Worklife Balance) attraverso le stabilizzazioni orarie dopo anni di PT involontari, con il recupero salariale attraverso i passaggi di livello nonché un giusto ed appropriato aumento economico in linea con le proiezioni dell’IPCA fino ai prossimi 2 anni e la riconferma di quanto prevede il contratto in merito all’applicazione della clausola sociale nei cambi di appalto.
In un momento di estrema crisi sociale ed economica come quello che stiamo attraversando, la sola risposta di questi “im-prenditori” è stata quella del taglio del costo del lavoro e della riduzione dei diritti! Il tutto senza considerare le incidenze negative sulla qualità del lavoro, che si ripercuoteranno certamente sulla qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori che in questi anni hanno già pesantemente subito non solo la crisi economica, ma anche la crisi nel nostro settore.
Risulta altresì fuorviante e fazioso da parte di queste aziende, l’invio frettoloso di comunicazioni aziendali sulle rispettive pagine Intranet nel tentativo di tranquillizzare le lavoratrici e i lavoratori, decantando nuovi scenari di modernità e di sicurezza lavorativa e rafforzando l’idea che il percorso da loro imboccato sia quello giusto e sia salvifico rispetto alla tenuta del lavoro e dell’occupazione.
La realtà AHINOI è molto più triste ed è purtroppo ispirata a mere logiche vecchie di secoli che impoveriscono da tutti i punti di vista. Non si combatte la piaga degli appalti al massimo ribasso con contratti di lavoro ad hoc in palese dumping economico e normativo.
E’ più che mai necessario un coinvolgimento a tutti i livelli territoriali e confederali, compresi quelli istituzionali, poiché la scelta di un CCNL sulle base di esigenze di cassa o agevolazioni organizzative apre ad uno scenario pericolosissimo di concorrenza sleale con contratti al massimo ribasso. E’ importante istituire immediatamente un tavolo con tutti gli stakeholders con regia confederale e trovare un accordo con regole ben definite per tutte le committenze pubbliche e private che mettano la parola fine alle anomalie che attanagliano il mercato dei call center.
La reazione dei lavoratori e delle lavoratrici non si farà attendere, tanta è la loro delusione! Così come tanta è la loro voglia di difendere i propri diritti acquisiti.
Auspichiamo nella volontà di Assocontact di rivedere la sua posizione e di un suo dietrofront con la riapertura di un dialogo costruttivo.
E’ importante sottolineare che Le strutture regionali, in piena sintonia con i 5 punti programmatici di azione identificati dalle segreterie nazionali, saranno in prima linea in questa delicatissima sfida, che mette a serio rischio la tenuta del nostro settore, a partire da quello più debole dei CRM-BPO.


Milano 07 Maggio 2024
Le Segreterie Regionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL Lombardia

scarica qui il .pdf


link a: Comunicato Uscita dal ccnl TLC – Assocontact

link a: Richiesta incontro AssTel

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