Le scriventi Segreterie nazionali, a seguito del grave e ingiustificabile ritardo della validazione del CCNL sottoscritto il 30 novembre 2023, da parte delle istituzioni preposte, facendo seguito al mandato del Coordinamento Nazionale riunito in data 22 maggio 2024, proclamano lo stato di agitazione del settore.
La prima iniziativa sindacale si terrà nei primi tre giorni del mese di giugno con un presidio unitario presso il MIC ( Ministero della Cultura) per sollecitare il dicastero guidato dal ministro Sangiuliano a richiedere al MEF (Ministero di Economia e Finanza) ed alla Corte dei Conti la definizione dell’approvazione che permetta l’applicazione del contratto di lavoro.
Cordiali saluti
p. le Segreterie Nazionali
SLC CGIL Sabina Di Marco
FISTEL CISL Mauro Vianello
UILCOM UIL Francesco Melis
Comunicato ai lavoratori apertura stato agitazione
Le scriventi Segreterie nazionali, a seguito del grave e ingiustificabile ritardo della validazione del CCNL sottoscritto il 30 novembre 2023, da parte delle istituzioni preposte, facendo seguito al mandato del Coordinamento Nazionale riunito in data 22 maggio 2024, proclamano lo stato di agitazione del settore.
Sono trascorsi circa 5 mesi dall’accordo sottoscritto per il rinnovo del CCNL delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, l’iter di approvazione nonostante l’impegno e il lavoro profuso anche dal Sottosegretario alla Cultura Mazzi, non si è ancora concluso, così come la vicenda di Bari, in assenza dell’esigibilità del Contratto relativo al triennio 2019-2021, che interviene dopo quasi 20 anni di assenza di rinnovo, non ci consente di procedere all’avvio della trattativa per il triennio successivo.
Non ci sono più spazi per gli affidamenti e sensazioni, alle lavoratrici e ai lavoratori (circa 4000) servono urgentemente certezze, queste sono le motivazioni che hanno portato alla dichiarazione dello stato di agitazione.
La prima iniziativa sindacale si terrà nei primi tre giorni del mese di giugno con un presidio unitario presso il MIC ( Ministero della Cultura) per sollecitare il dicastero guidato dal ministro Sangiuliano a richiedere al MEF (Ministero di Economia e Finanza) ed alla Corte dei Conti la definizione dell’approvazione che permetta l’applicazione del contratto di lavoro.
In un momento di particolare interesse per il Canto Lirico Italiano che verrà celebrato come patrimonio dell’Unesco il 7 giugno all’Arena di Verona, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e che porterà tutto il mondo della Cultura a festeggiare il Mondo dell’Opera, le Maestranze….cosa festeggeranno????? L’assenza del rinnovo del CCNL….
p. le Segreterie Nazionali
SLC CGIL Sabina Di Marco
FISTEL CISL Mauro Vianello
UILCOM UIL Francesco Melis
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Comunicato stampa apertura stato agitazione
Fondazioni lirico sinfoniche: indetto da Slc,
Fistel, Uilcom lo stato di agitazione
Roma 22mag – Slc Cgil, FistelCisl, UilcomUil hanno indetto lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle fondazioni lirico-sinfoniche. La decisione, emersa oggi dal coordinamento unitario tenuto a Roma, è motivata dal grave ritardo della validazione del loro contratto di lavoro -rinnovato dopo 20 anni il 30 novembre scorso- da parte delle istituzioni preposte.
I sindacati hanno programmato perciò per i primi giorni del mese di giugno un presidio unitario presso il Mic (Ministero della Cultura) per sollecitare il dicastero guidato dal ministro San Giuliano a richiedere al Mef (Ministero di Economia e Finanza) ed alla Corte dei Conti la rapida definizione dell’iter di approvazione che permetta l’applicazione del contratto alle lavoratrici ed ai lavoratori interessati, circa 4 mila addetti.
“In un momento di particolare interesse per il Canto Lirico Italiano che verra celebrato come patrimonio dell’Unesco il 7 giugno all’Arena di Verona, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -evidenziano i sindacati- c’è un grande sofferenza nel settore che vede i lavoratori ancora privi dell’applicazione dell’accordo siglato nel novembre scorso che fa riferimento al triennio 2019/2021 e che, lo sottolineiamo, interviene dopo due decenni dal precedente”.
“Senza questo passaggio essenziale -rimarcano in una nota congiunta Slc, Fistel e Uilcom- non ci saranno neanche le condizioni per procedere all’apertura della trattativa del triennio successivo 2022/2024 che porterebbe finalmente le lavoratrici ed i lavoratori delle Fondazioni Lirico-sinfoniche ad un recupero in linea con il regolare corso dei rinnovi contrattuali”.
p. le Segreterie Nazionali