Egregi Onorevoli,

nel mese di giugno è stata formalizzata da parte di TIM l’apertura della procedura ex art.47 relativamente alla cessione di ramo di azienda “netco” a Fibercop, conclusa, ribadendo la nostra contrarietà, con la creazione di due società distinte e separate, Tim da un lato e Fibercop dall’altro.

Nel corso degli incontri che si sono susseguiti nel tempo sulla vertenza TIM con i rappresentanti del Governo, abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni in merito alla sostenibilità complessiva del progetto. In particolare, la nostra preoccupazione, nel ribadire la contrarietà ad un progetto senza respiro industriale ed in controtendenza rispetto a quanto accade nel settore in riferimento a politiche di “consolidamento”, è sul mantenimento dei livelli occupazionali di tutte le aziende di quel che è diventato il Gruppo Tim a partire dal 1° luglio.

Come già illustrato da queste Organizzazioni Sindacali, durante gli incontri del 6 e 22 febbraio, 28 marzo u.s., ad oggi, tra le varie problematiche segnalate, è di cui vi è assoluta e non più procrastinabile urgenza di avere delle risposte, vi è anche l’assenza di strumenti idonei per gestire la complessa transizione in atto in Tim ed in tutta la filiera delle TLC.

L’aggiornamento del tavolo governativo non è più rinviabile, anche e soprattutto in considerazione di quelli che saranno i singoli piani industriali delle aziende derivanti dalle decisioni societarie.

Certi di un Vostro sollecito riscontro.

Cordiali Saluti.

I Segretari Generali

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

Riccardo Saccone Alessandro Faraoni Salvatore Ugliarolo

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