Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL. UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, dopo il comunicato della RSU dell’editoriale e Staff di Roma, hanno incontrato la Delegazione aziendale sul tema “Polo regia”, che, nella sostanza, prevede lo spostamento di alcuni registi delle Direzione di genere alla Direzione Produzione tv.

La delegazione aziendale ha sostenuto che questa nuova organizzazione, già prevista dal piano industriale per la valorizzazione delle risorse interne, è finalizzata a favorire la reinternalizzazione di attività produttive.

Partendo dalla figura del regista, l’obiettivo aziendale è quello di contrastare il ricorso sistematico di professionisti esterni da parte delle Direzioni di genere, limitandone così di fatto la contrattualizzazione.

Le OO.SS. hanno condiviso l’obiettivo di preferire professionalità interne, ma hanno rappresentato e argomentato forte preoccupazione su questa determinazione organizzativa, partita, peraltro, senza un confronto preventivo con le OO.SS.

Il Sindacato, sentite le argomentazioni aziendali che hanno definito questo progetto diretta emanazione del Piano Industriale, in maniera unitaria ha poi ribadito come al momento la RAI si sia confrontata solo sulle sue linee guida, e abbia evitato accuratamente il confronto di merito sul “Piano industriale” complessivo e sui modelli produttivi che ne dovrebbero discendere. Se il “Polo regia” fa parte di questo piano industriale, a maggior ragione, per le OO.SS., partire senza un confronto con le stesse appare una scelta inopportuna ed intempestiva.

Anche perché, la confluenza dei livelli apicali dei registi nel Polo Regia, oltre a non essere ancora definita nelle sue concrete competenze e future modalità di gestione in produzione TV, non porrebbe concretamente, per le OO.SS., una effettiva barriera alla contrattualizzazione dei registi esterni. Senza un chiaro processo vincolante che porti al pieno e prioritario utilizzo del personale di regia, ciò che si vorrebbe fare uscire dalla porta rientrerebbe dalla finestra. Per questo, le OO.SS. hanno chiesto una sospensione del progetto, ottenendo però un incomprensibile diniego da parte aziendale, che ha opposto non meglio specificate esigenze di urgenza e indifferibilità della partenza.

Le OO.SS. hanno ribadito come vada aperto un confronto di merito su tutta l’area editoriale, per ogni ambito produttivo, organizzativo e professionale.

Il contratto collettivo identifica nei ruoli di Autore, Regista e Produttore esecutivo le attività apicali del programmista multimediale. Tutto va tenuto insieme se non si vuole cadere nel rischio di partire senza capire bene quale obiettivo raggiungere, col grave rischio di andare incontro a un probabile e prematuro fallimento.

Sebbene l’idea di un polo regia vada comunque nella giusta direzione per la valorizzazione delle risorse interne, come peraltro previsto anche nel Contratto di Servizio Pubblico, il Sindacato ha ribadito di volere un confronto preventivo e a tutto campo sull’area editoriale.

Le OO.SS. hanno quindi concluso l’incontro con la richiesta unitaria di sospendere il progetto e di rimandarne la partenza a valle di un confronto con le segreterie nazionali. Nel caso in cui Rai non dovesse sospendere questa iniziativa, le OO.SS. si riservano di valutare le risposte appropriate a questa forzatura aziendale.

Roma, 06 novembre 2024

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER

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