Il giorno 28 marzo 2024 si è svolto l’incontro sindacale tra TIM, Segreterie Nazionali Confederali ed il Coordinamento delle Rsu.

L’Azienda ha aperto il confronto partendo dalle posizioni con le quali le parti si erano lasciate nell’incontro del 29 febbraio, dove pur con qualche avanzamento, rimanevano le distanza tra le parti a partire dai punti principali che erano rimasti senza risposta: garanzie sui perimetri, modalità applicativa dell’ammortizzatore in termini di giorni, integrazione salariale, lavoro agile.

Partendo dai punti sopraelencati, le scriventi hanno dichiarato la volontà e la necessità di approfondire gli argomenti sul tavolo, ne è seguito un confronto di merito che ha impegnato le delegazioni SLC-CGIL, FISTEL-CISL in una trattativa ad oltranza sino a tarda notte che ha prodotto un’ipotesi d’accordo che si sostanzia nei seguenti punti:

Contratto di solidarietà applicato a 31745 lavoratori (gli 800 lavoratori esclusi sono evidenziati nell’Accordo) in ragione d’essere di 3560 esuberi con le seguenti modalità:

La percentuale di riduzione media dell’orario di lavoro sarà del 11,4 %

Il numero di giornate di riduzione oraria, calcolato in base alle percentuali di riduzione oraria applicate in TIM S.p.A., sarà pari a:

a) Riduzione oraria del 13,85%:

o anno 2024: n. 29 giorni di sospensione complessivi da fruire a giornate intere;

o anno 2025: n. 16 giorni di sospensione complessivi da fruire a giornate intere.

b) Riduzione oraria del 5%:

o anno 2024: n. 10 giorni di sospensione complessivi da fruire a giornate intere;

o anno 2025: n. 6 giorni di sospensione complessivi da fruire a giornate intere.

Il pagamento dell’integrazione salariale Inps sarà anticipato dall’azienda, mentre l’ulteriore integrazione per la prima volta attiverà la domanda aziendale al fondo di settore delle Tlc per ottenere una integrazione pari all’80%, nel frattempo che questo percorso dia le sue risultanze Tim erogherà una Una Tantum di pari copertura integrativa con cadenza bimestrale.

Ut all’80% sarà formata da integrazione salariale al 70%, buono mensa erogato ad ogni mese pari ai giorni di cds teorici fatti ( ticket 7 euro) e bonus benzina da 200 euro che verrà erogato alla scadenza dell’accordo Cds previsto per il 30 giugno 2025.

Vengono mantenute le gestioni come nei precedenti accordi di ammortizzatore degli istituti legali e contrattuali, quali ferie, permessi e premio di risultato che non subiranno alcuna decurtazione per effetto delle giornate di Cds.

LAVORO AGILE

Grazie alle scriventi ed alla loro delegazione non viene modificato nulla dell’attuale impostazione, tranne per i customer commerciali che utilizzeranno la modalità di tre settimane a casa ed una settimana in sede (4 giorni in quanto il venerdì le sedi sono chiuse).

Lo strumento viene prorogato sino al 15 settembre 2024.

PREMIO DI RISULTATO

Si è condiviso di realizzare un nuovo accordo del Premio di Risultato entro il mese di aprile, per coprire il 2024 e poter utilizzare la fiscalità generale di tassazione al 5% come per i precedenti accordi.

IMPEGNI DELLE PARTI

Si rinnovano gli impegni per ridiscutere il tema dell’Era, attivare l’osservatorio degli Appalti a partire dal mese di maggio 2024; entro il mese di giugno 2024 ci si incontrerà per una valutazione sulla sperimentazione riguardante la timbratura in postazione e l’affiancamento da remoto, iniziando un confronto che porti a rendere strutturali gli istituti.

GARANZIA OCCUPAZIONALE

Per tutta la durata dell’accordo l’azienda si impegna a salvaguardare l’occupazione in tutte le aziende del gruppo e, cosa particolarmente importante, si obbliga a non ricorrere a decisioni unilaterali che riguardano i perimetri di tutte le aziende del gruppo.

Questo accordo arriva in una fase particolarmente drammatica. La decisione di spaccare l’azienda, cosa che continueremo ad avversare in tutti i modi possibili, e le recrudescenze dei dissidi in seno alla governance azionaria stanno creando una forte incertezza sul futuro. La sottoscrizione di questo accordo ha come scopo principale quello di mettere il più possibile in sicurezza i perimetri coinvolgendo il Governo nella vigilanza sugli impegni presi. Anche alla luce degli impegni presi dal Ministro del Lavoro durante l’incontro del 26 marzo riteniamo imprescindibile che le garanzie e gli impegni ottenuti dal Sindacato con questo accordo vengano sottoscritti anche dal Ministero. Le incertezze societarie, la comparsa di piani industriali alternativi che si preannunciano ancora più distruttivi di quanto già deciso dall’azienda impongono una assunzione di responsabilità anche, forse soprattutto, da parte delle Istituzioni. La firma dell’ accordo non esaurisce la nostra azione sul tema più complessivo del destino di questa azienda. Ora è indispensabile che il Governo si confronti con le OO.SS. sul futuro delle aziende che nasceranno dalla divisione di Tim. Già dai prossimi giorni continueremo con iniziative per sollecitare la convocazione del tavolo con la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Qualunque sia l’esito dello scontro in corso in seno all’azionariato societario è importante aver acquisito degli strumenti di tutela dei perimetri e dell’occupazione. Il sindacato non deve parteggiare per nessuna cordata ma deve stare nel merito mettendo in primo piano gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in una fase di assoluta incertezza quale quella attuale. Noi riteniamo di aver assolto a questo compito commisurando gli importanti impegni occupazionali contrattati con la sostenibilità dei sacrifici economici richiesti, che abbiamo preteso fossero contenuti e, soprattutto, il più possibile equanimi. Anche la proroga dell’accordo sullo smart working senza alcun peggioramento tende a tutelare il più possibile le condizioni di lavoro odierne delle persone, tutti consapevoli del fatto che la lotta per la messa in sicurezza dei perimetri occupazionali di questa azienda non è finita.

Ora la parola passa ai lavoratori poi, se giudicheranno con favore il lavoro fatto, si andrà al Governo la cui ratifica agli impegni contrattati è per noi imprescindibile.

Roma, 29 marzo 2024

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL FISTEL-CISL

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